Rito: Complesso di norme che regolano le cerimonie, specie di un particolare culto religioso. Tuttavia il termine ha assunto significati differenti, a seconda dei contesti nei quali è impiegato. Nel linguaggio corrente, designa ogni specie di comportamento stereotipato, che non sembra essere imposto da qualche necessità o dalla realizzazione di una finalità secondo dei mezzi razionali. Sono considerati R. le istituzioni desuete come un cerimoniale sorpassato, e le manie sono spesso annoverate nella stessa categoria. In realtà tutti questi impieghi della nozione si riferiscono a quello che designa un comportamento sociale, collettivo, nel quale appare più nettamente al contempo il carattere ripetitivo del R. e soprattutto quanto lo distingue dalle condotte razionalmente adattate ad un fine utilitario. Quindi il r. si presenta come un’azione conforme ad un uso collettivo, la cui efficacia è almeno in parte d’ordine extraempirico. I R. sono sempre in rapporto con miti religiosi o sociali, che simboleggiano e mantengono in vita, mentre questi sostengono, spiegano e giustificano il R. stesso. Il mondo dei R. è immenso, e penetra il campo della religione, delle diverse forme di magia (v.), della divinazione (v.) e di pratiche simili, della vita civile, dei gruppi e delle società. · I R. religiosi mirano, come fine primario, a rendere omaggio alla divinità, e ad attualizzare il sentimento di fascino esercitato dal sacro, ma comportano anche un’idea di efficacia talora puramente spirituale (l’unione alla divinità), talora anche più materiale (la fecondità femminile). · I R. magici invertono il rapporto tra omaggio ed efficacia, a vantaggio di quest’ultima, che è allora sempre di carattere materiale. Una forma speciale di R. è costituito dallo sciamanismo (v.), che consiste in un R. di divinazione accompagnato da fenomeni di trance. Lo sciamano diagnostica una malattia e le sue cause, necessariamente spirituali, poi scaccia il demonio dal cuore del paziente per apportare la guarigione. Lo studio dello sciamanismo ha posto in rilievo una spetto interessante, in quanto in molti casi questa pratica conferisce un’occupazione ed uno statuto sociale a persone aberranti. · I R. totemici sono destinati a far entrare il gruppo in rapporto con una o più specie di animali, di piante, e perfino di fenomeni naturali, considerati come antenati del gruppo con i quali si identifica in quel momento. · I R. di passaggio riguardano a loro volta la totalità delle persone, e rivestono una notevole importanza nell’integrazione sociale. Tali R. segnano il passaggio di una persona da uno stato ad un altro. I principali sono quattro: i R. riguardanti la nascita, l’iniziazione. Il matrimonio e la morte. · Nelle società religiose ed esoteriche l’importanza maggiore è attribuita al R. di iniziazione, attraverso il quale il neofita entra a far parte del gruppo. · Altri R. simboleggiano e sottolineano la distanza sociale, come quelli praticati nel corso della visita di un dignitario civile od ecclesiastico. La società civile, come quella religiosa, entra in contatto con il suo sacro mediante R. compiuti, sia nel corso di feste (come la festa nazionale) sia durante diverse commemorazioni (fine di un conflitto, anniversari storici). Il R. nell’ambito della Chiesa cattolica ricade nel campo della Liturgia (v.).

Rito Ambrosiano: Particolare forma liturgica usata nella Chiesa milanese ed il alcune parrocchie bergamasche, comasche, novaresi e del Canton Ticino (Svizzera). Le sue origini vengono convenzionalmente attribuite a Sant’Ambrogio, al quale risalgono certamente il canto a due cori degli inni sacri e dei salmi. A differenza del rito romano, impiega il battesimo per immersione e non per infusione, adotta il periodo d’Avvento di sei settimane anziché di sole quattro, ed è caratterizzato dal fatto che il sacerdote celebrante non si rivolge mai al pubblico, mentre durante le messe solenni venti persone anziane compiono l’offerta del pane e del vino. La benedizione delle case avviene nel corso delle festività natalizie e non pasquali. Nel corso dei secoli sono stati avviati vari tentativi di abolizione del R.A.: da Carlo Magno (IX secolo), dai pontefici Niccolò II e Gregorio VII (XI secolo), e dal cardinale Branda di Castiglione (XV secolo). Il R.A. ha subito qualche innovazione minore subito dopo il Concilio Vaticano II.

-Rito Americano: Detto anche Rito di York, è suddiviso in: "Loggia", con i tre gradi di Apprendista, Compagno d'Arte e Maestro Massone - Capitolo (Chapter), con i quattro gradi di Mark Master, Past Master, Most Excellent Master e Royal Arch Mason - Concilio (Council), con i tre gradi Criptici di Royal Master, Select Master e Super Excellent Master - Commandery, con i tre gradi di Ordine della Croce Rossa, di Cavaliere di Malta e Cavaliere Templare, al vertice riuniti nel Grande Accampamento (Great Encampment). Esclusi i primi tre gradi di Loggia, esso comprende quindi un totale di dieci gradi, il più elevato essendo quello di Cavaliere del Tempio. Il Rito di York è governato dal Gran Capitolo Generale Internazionale, e la Commandery dal Grande Accampamento Generale Internazionale. In Italia la Massoneria del R. fu fondata nel 1962 ad opera di nove Fratelli, che costituirono a Milano il primo Capitolo. Successivamente furono creati altri Capitoli, che nel 1964 si costituirono in Gran Capitolo, ricevendo Charter di regolarità del Gran Capitolo Generale Internazionale degli Stati Uniti d’America. L’organizzazione della Massoneria dell’Arco Reale è completamente democratica. Ogni Maestro del R. ha eguale posizione e diritto di voto nel proprio Capitolo, indipendentemente dalla sua anzianità, dalle cariche ricoperte e dall’appartenenza al Concilio od alla Commenda. Egli è quindi elettore e potenziale candidato a qualsiasi carica del Capitolo. Tutte le cariche sono annuali. Ogni Capitolo, nell’osservanza delle norme della Costituzione del Gran capitolo, redige ed adotta Statuti e Regolamenti per la conduzione dei propri Lavori. I tre Dignitari e l’ex Presidente di ogni Capitolo sono membri di diritto del gran capitolo Italiano, con uguale autorità e diritto di voto. Ogni Gran Capitolo nazionale adotta, osservando le Leggi, i Regolamenti e gli Usi della Massoneria del R. di tutto il mondo, una propria Costituzione che, all’occorrenza, può modificare. Le sedute del Gran Capitolo sono pubbliche, nel senso che tutti i Compagni del R. possono assistervi, senza diritto di voto. I tre Dignitari e gli ex Presidenti di ogni Gran Capitolo nazionale sono membri di diritto del Gran capitolo generale, con pari autorità e diritto di voto. Il Gran Capitolo Generale raccoglie e trasmette notizie e statistiche dell’attività del R. nel mondo; decide i principi e gli indirizzi generali; costituisce e concede i Charter di fondazione e di regolarità ai nuovi Grandi Capitoli. In ciascuna nazione non può esservi che un solo Gran Capitolo del R. I Compagni del r. non ricevono brevetti o diplomi, ma il salario dell’operaio, costituito dalla riproduzione di un’antica moneta (il siclo) ebraica adottata in tutto il mondo massonico. Su di essa il Compagno deve incidere il proprio sigillo personale, che viene trascritto nel Libro dei sigilli del gran Capitolo nazionale, attestando la condizione di regolarità di ogni membro verso ogni altro Capitolo. Per accedere al R. non è richiesta alcuna petizione, poiché ogni Camera rituale è aperta all’ammissione di nuovi membri. Non vi esistono restrizioni di fedi politiche, religiose o di nazionalità. Infatti solo la Commandery chiede agli adepti la credenza nel Cristianesimo, anche se non si pretende l’appartenenza ad alcuna chiesa. È largamente praticato negli Stati Uniti, ove si distingue per meritorie opere filantropiche, in particolare nell'acquisizione e nell'oculata gestione di complessi ospedalieri specializzati soprattutto in oftalmologia.

Rito Antico e Primitivo di Memphis e Misraim: v. Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim.

Rito Armeno:  L'origine del rito armeno è collegata alla diffusione del Vangelo per opera di San Gregorio Illuminatore, che portò il rito di Cesarea di cappadocia, derivante a sua volta da quello di Antiochia. La lingua liturgica era dapprima la greca, cui i Persiani, dopo la loro invasione (368-369), tentarono di sostituire la lingua dei Siri, che però riusciva incomprensibile al popolo. Perciò il dottore San Messrop, sollecitato dal katholikos San Sahak Magno, creò la scrittura armena (404), ponendosi a base l'alfabeto greco. In tal modo un gruppo di valenti monaci tradusse la liturgia della officiatura divina ed i libri della Sacra Scrittura. Il rito armeno propriamente detto ha inizio nel V secolo, ed il suo rituale è affine a quello greco, sia nella preghiera  (Paston, Ufficio) sia nel breviario (Alotanoc). La liturgia della Messa (Patarag) è quella cosiddetta di San Giacomo, originaria di Antiochia. Una delle sue caratteristiche è, oltre all'assenza dell'acqua nel calice, l'azzimo (v.), il cui uso è antichissimo (v. Chiesa Armena).

Rito degli Architetti o Fratelli Africani: Rito massonico fondato in Germania nel 1767 da Fratelli molto colti, che si occupavano soprattutto dell’interpretazione dei geroglifici egiziani, alla ricerca di tracce degli ideali muratori. Ne fu promotore l’imperatore Federico II di Prussia, detto il Grande (V. Grandi Costituzioni).

Rito dei buoni Templari: Rito massonico costituito e diffuso unicamente negli Stati Uniti. Si compone di tredici Gradi: 1) Gran Capo Templare; 2) Gran Cancelliere; 3) Gran Vice Cancelliere; 4) Gran Sovrintendente del tempio della Gioventù; 5) Gran Segretario; 6) Gran Tesoriere; 7) Gran Cappellano; 8) Gran Maresciallo; 9) Gran Guardia; 10) Grande Sentinella; 11) Grande Aiuto Segretario; 12) Grande Aiuto Maresciallo, 13) Gran Messaggero.

Rito della Vacca Rossa: Antico rito sacrificale praticato a scopo espiatorio (v. Vacca Rossa, Rito della).

Rito dell’Arco Reale: Rito compreso nel sistema massonico inglese, denominato per esteso Sacro Arco Reale di Gerusalemme, nato intorno al 1740, ma formalmente costituito dopo la scissione tra i massoni Ancients (membri dell’antica Loggia di York) e Moderns (membri della Gran Loggia di Londra fondata nel 1717) del 1751. Furono le Logge degli Ancients a praticare quattro Gradi, di cui l’ultimo era quello del Sacro Arco Reale. In origine questo Grado speculativo era riservato agli Ex maestri venerabili, e venne successivamente esteso a tutti i Maestri, con scopi di approfondimento esoterico. L’Arco Reale venne formalmente riconosciuto come Grado dopo la costituzione della Gran Loggia Unita d’Inghilterra (1813), ed il rituale relativo fu costituito da una buona parte di quello del terzo Grado. L’attuale struttura rituale inglese non considera l’Arco Reale un rito massonico inteso come Potenza autonoma e sovrana, ma un coronamento e completamento del Grado di Maestro Libero Muratore. Infatti un rituale dell’Arco Reale afferma che senza di esso il Grado di Maestro sarebbe una storia raccontata a metà. Il R. è governato da un Supremo Gran Consiglio, il cui vertice è occupato dallo stesso Gran Maestro dell’Ordine, e le sue funzioni sono di perfezionamento iniziatico. In Inghilterra è imperativo che il candidato sia Maestro in una Loggia regolare del Craft (Ordine) e Compagno dell’Arco Reale regolare. In Scozia ed in Irlanda la sola qualificazione richiesta per l’esaltazione al Marchio dell’Arco Reale è che il candidato sia Maestro Massone di una Loggia regolare del Craft (Ordine), e viene normalmente conferito ad un anno di distanza dal passaggio al terzo Grado nella stessa Loggia in cui lavora, opportunamente elevata per i lavori in Camera capitolare di Mark Master Mason.

Rito di Monte Tabor: Rito massonico femminile istituito in Francia, che si compone di sette Gradi: 1) Apprendista; 2) Compagna; 3) Maestra; 4) Novizia Massona; 5) Compagna discreta; 6) Maestra Adonaita; 7) Maestra Moralista (v. anche Diritto Umano).

Rito di Swedenborg: Rito massonico diffuso nei paesi scandinavi ed in Islanda, denominato anche Rito Svedese (v.), fondato dal naturalista, metafisico, mistico e teologo svedese Emanuel Swedenborg (1688-1772) v..

Rito di Zinnendorf: Rito massonico derivato dal Rito di Swedenborg, che fu importato e diffuso in Germania da Zinnendorf, dov’è tuttora operativo sotto la denominazione di Rito Johannita (v.).

Rito Eclettico: Rito massonico tuttora operativo in Germania, fondato dal barone Knigge intorno al 1783. Riconosce cinque diversi Gradi, ripartiti in tre Gradi di Loggia ed in due di Retrologia. La Gran Loggia Eclettica di Germania ha sede in Francoforte sul Meno.

Rito Egiziano di Cagliostro: Denominato anche Sistema Massonico Egiziano, fondato a Lione dal conte Cagliostro (v.) nel 1786, nella Loggia Saggezza Trionfante, in occasione della consacrazione del Grande Tempio dedicato alla Gloria del Grande Dio Eterno. All’origine il R.E. proponeva l’ermetico messaggio racchiuso nella descrizione alchemica "in erbis in verbis in lapitibus" (nella parola nella verità nella pietra), affinché tutti gli uomini liberi e di buoni costumi, consapevoli della loro imperfezione anche se perfettibili, lavorino in armonia d’intenti per la realizzazione della Grande Opera. Non si hanno molte notizie affidabili su questo R.E., anche se a Napoli ed in Campania è accertata la rapida diffusione dei gradi egiziani e dei gradi superiori segreti, noti come "Arcana Arcanorum", dai contenuti alchemici interiorizzati per la costruzione di un corpo di gloria o dell’immortalità. Lo stesso conte Raimondo di Sangro, principe di San Severo, li conosceva molto bene. Vi si trovano precisi riferimenti ai misteri dell’Alto Egitto, nei quali si confondevano magia e religione, e sulla rigenerazione di Osiride (v.), a cui si integravano il culto dei morti e l’immortalità dell’anima. Il rituale della Maçonnerie Egyptienne o di Cagliostro era contenuto in un manoscritto sequestrato al Gran Cofto nel suo domicilio di Roma il 27 dicembre 1789. Il carnefice l’aveva bruciato con altre cose la mattina del 4 maggio 1791 in Piazza della Minerva. Incerta la sorte del manoscritto originale o di altre copie sicuramente esistite. Il rituale di Cagliostro può essere suddiviso in tre gruppi: 1) i cerimoniali con i rispettivi catechismi dei tre gradi di Apprenti, Compagnon e Maitre de la Loge Egyptienne; 2) uno statuto con regolamento del sistema, alcuni formulari, un discorso e verbali della Loggia Madre della Saggezza Trionfante di Lione; 3) i cerimoniali ed i catechismi dei gradi femminili di Apprentie, Compagnonne e Maitresse de la Loge Egyptienne d’Adoption. L’unico legame che il R.E. aveva con Massoneria ordinaria e legittima era che i suoi membri dovevano aver ricevuto i gradi di Maestro e di Elu in una Loggia di Liberi Muratori, prima di essere ammessi al rito. I suoi gruppi non si chiamavano massonici ma egiziani, ed egiziani erano i gradi conferiti. Si può affermare che il R.E. era effettivamente al di fuori della Muratoria con filiazione regolare, ed aveva finalità particolari estranee a quelle generali dell’Istituzione Massonica. Nell’ambito del rito non si è mai chiarito l’origine reale del sistema e della sua denominazione, essendosi preferita una sorta di altisonante grande rivelazione, come riportato nel catechismo degli Apprendisti egiziani: "La Muratoria ha per padri Enoch ed Elia; dopo essere stati rivestiti del potere supremo accordato loro dalla Divinità, implorarono la Sua bontà e la Sua misericordia in favore del loro prossimo, affinché fosse loro consentito di far conoscere ad altri mortali la Sua grandezza ed il potere che Essa ha concesso all’uomo su tutti gli esseri che circondano il suo trono. Avendo ottenuto tale permesso, essi (Enoch ed Elia) generarono spiritualmente dodici soggetti, che definirono Eletti da Dio. Uno di loro si chiamava Salomone. Questo re filosofo cercò di imitarli procedendo sulle orme dei suoi due maestri, formando un seguito di uomini capaci di conservare e diffondere le conoscenze sublimi che aveva acquisito. Consultandosi con gli altri (undici) eletti, Salomone riuscì nel suo intento, convenendo che ognuno di essi scegliesse due soggetti, in modo da originare una catena di 24 Compagni, il primo dei quali fu Boaz. Questi 24 Compagni ebbero in seguito la libertà di eleggere tre soggetti ciascuno, il che fece complessivamente due capi supremi, 12 Maestri od Eletti da Dio, 24 Compagni e 72 Apprendisti; da questi ultimi sono discesi i Cavalieri Templari, e da uno dei Templari rifugiati in Scozia i cosiddetti Liberi Muratori, che furono poi in numero di 13, quindi di 33, eccetera. Tale è la filiazione della Muratoria". Il catechismo del R.E. prevede che la Rosa e la Materia Prima si configurino in una stella. Una colomba funge da intermediario fra l’Angelo del Signore e gli Eletti. Il Santuario contiene il nome di Dio inscritto nella Stella Fiammeggiante (v.), mentre la Fenice è il simbolo del vero massone, dinanzi al quale gli attributi del tempo cadono. I Lavori della Camera di Maestro sono gli stessi che fece Salomone quando consacrò il Tempio all’Eterno; come là vi era il Tabernacolo, sede dell’innocenza, ove l’Eterno si manifestò con i suoi Angeli, Serafini e Cherubini, e come Salomone, consacrando la colomba con l’imposizione della mano ed il colpo di spada, ne fece il vero Olocausto che offrì all’Eterno Supremo, così il Gran Cofto pratica l’identico metodo. Se però non si rispettano le dovute forme, può accadere quanto già accadde dopo la morte di Salomone ai suoi ministri, i quali trasformarono il Tempio nella torre di Babele. La rigenerazione morale implica che ogni periodo di 24 ore sia così impiegato: 6 ore a riflettere ed a riposare, 3 a pregare, 9 dedicate alle operazioni sacre, e 6 a dialogare con i Fratelli per ritemprare le forze.

-Rito Filosofico Italiano:  Corpo Rituale istituito nel 1909 dallo «Yorker italiano» Edoardo Frosini, uomo dai confusi entusiasmi esoterici e pronto ad accogliere in blocco le più antiche tradizioni da lui assimilate sempre superficialmente. Legato ad un'organizzazione massonica irregolare spagnola, fu subito in pesante polemica con il G.O.I. (v.) e soprattutto con Ulisse Bacci, allora direttore della Rivista Massonica ed autore del Libro del Massone Italiano. Il Frosini accusava il G.O.I. di essere svenduto alla politica, specie dopo la scissione di Fera del 1908, proponendosi come erede della tradizione massonica italiana. In realtà i suoi atteggiamenti sfrenatamente esaltati lo portarono in aperto conflitto con tutti i circoli massonici del tempo. Comunque egli fornì al suo R. un impianto rituale articolato in quattro gradi sovrapposti ai tre simbolici tradizionali, presumendo come molti altri italiani dell'epoca che i gradi simbolici dovessero essere subordinati ad un Corpo Rituale. Due di tali gradi «alti» (Rosa+Croce e Kadosh) richiamavano motivi del R.S.A.A., il terzo (Sovrano Maestro della Grande Opera) si muoveva in prospettiva alchemica, traendo legittimità dal Rito di Memphis e Misraim, mentre l'ultimo (Conte) aveva valore amministrativo ed onorifico. Il R. entrò presto in crisi per la mancanza di adesioni, la conduzione dispotica del Frosini e la fuoruscita degli elementi più preparati. Venne poi sciolto dallo stesso fondatore nel 1919, accostandosi subito alla Massoneria di Piazza del Gesù che lo radiò nel 1921, e poi al G.O.I. di Palazzo Giustiniani, da cui uscì nel 1923. Nel 1924 tentò invano di costituire un Grande Oriente Italiano ossequiente al regime fascista, tentando infine una riattivazione del R. in Sicilia nel 1944-45, con scarso seguito e rapida estinzione. Dopo il decesso del Frosini, un gruppo di massoni provenienti da Piazza del Gesù stese a Torino (1973) una Bolla di Risveglio del R., in cui erano riassunti in otto articoli i temi da curare e le modalità da adottare, e costituendo un «Supremo Consiglio Nazionale Italico». Venivano espresse abbondanti preoccupazioni politiche (controllo dell'ordine repubblicano, controllo sociale), ipotizzando la formazione di un ferreo schieramento massonico capace di proporsi come protagonista politico, chiaramente in aperto contrasto con l'ortodossia massonica. Dopo una breve e burrascosa fase di rapporti formali con il G.O.I., verso cui i «filosofici» erano emigrati al seguito dell'unificazione realizzata da una parte dei massoni di Piazza del Gesù, rappresentò il preludio della definitiva scomparsa del R. dalla scena massonica attiva (Nuova Enciclopedia Massonica, di M. Moramarco, Ediz. C.E.S.A.S., Vol. I, 1989).

Rito Johannita: Denominato anche Rito Giovannita o di Zinnendorf, sorse nel 1770 per volontà di J.W. von Zinnendorf, una grande figura della Massoneria tedesca, implacabile avversario della Stretta Osservanza, di cui era stato membro con il nome di Eques a Lapide Nigro. Seguace di Swedenborg, riformò i contenuti della sua dottrina attraverso l’accentuazione del carattere mistico del sistema svedese, che impregnò di teosofia swedenborghiana e di gnosticismo johannistico. Fin dalle origini il R.J. seguì un indirizzo prettamente luterano. La precedente distribuzione dei Gradi del Rito di Swedenborg vi venne mutata con la riduzione ad un totale di sette, mediante la soppressione della sezione amministrativa (10°, 11° e 12° Grado), mentre i tre Gradi Rosacrociani (7°, 8° e 9° Grado) furono raggruppati in uno solo, chiamato Adeptus Coronatus o Fratello Eletto. Il 6° Grado (Cavaliere d’Oriente) fu cambiato in quello di Intimo di San Giovanni, mentre gli altri cinque conservarono la loro disposizione e nomenclatura precedenti, di cui i primi tre sottoposti alla giurisdizione della Gran Loggia d’Inghilterra. Per cui la struttura finale comprendeva: dal 1° al 3° Grado equivalenti ai tre classici Gradi Simbolici; 4°) Maestro Eletto, Apprendista e Compagno di Sant’Andrea; 5°) Maestro Scozzese di Sant’Andrea; 6°) Intimo di San Giovanni; 7°) Adeptus Coronatus o Fratello Eletto. Il 2 dicembre dello stesso anno 1770, von Zinnendorf fondava a Berlino la Gran Loggia Nazionale n° 2, alla quale faceva adottare la pratica di un sistema di dieci Gradi simili al Sistema svedese, che ancora oggi gode di grande prestigio presso i Massoni tedeschi. Il R.J. viene tuttora praticato in Germania e nell’Europa del Nord.

Rito Misto: Rito massonico androgino, fondato a Parigi nel 1893 da Maria Deraismes (1828-1894) su posizioni marcatamente anticlericali. Interessanti alcune sue affermazioni: "Il cristianesimo deprime la condizione umana, in quanto considera quest’ultima come un fattore secondario. Nel cristianesimo, come in tutte le altre dottrine religiose, non esiste altro che il diritto divino, e quindi l’uomo non ha che doveri. La Rivoluzione francese ha avuto come documento principale la "Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo", mentre fino ad allora gli uomini avevano sentito parlare soltanto di diritto di Dio". Sul frontone del Tempio del Diritto Umano di Parigi si legge: "Nell’Umanità la Donna ha gli stessi diritti dell’Uomo; ella deve godere degli stessi diritti nella famiglia e nella società" (v. Massoneria femminile). In Italia il R. è praticato dall’Obbedienza di Palazzo Vitelleschi (v. Gran Loggia d’Italia).

Rito Noachita Antico: V. Antico Rito Noachita (A.R.N).

Rito Rosacroce Rettificato: Denominato anche Rito dei massoni Rosa-croce, venne fondato nel 1766 a Marburgo da A. Schröder, noto come il Cagliostro tedesco. Strutturato in sei gradi, si occupava prevalentemente di scienze occulte e di teosofia (v.). Caduto nelle mani di un certo Scröpfer, l’Ordine si dedicò unicamente alla magia (v.) ed all’evocazione delle anime dei defunti. Per questo i suoi seguaci furono perseguitati dalle autorità politiche e religiose, ed il loro capo si suicidò nel 1774 a Lipsia.